“Abbiamo dato vita a questa società perché volevamo entrare nel mondo imprenditoriale, ma non eravamo innamorati dell’idea e non eravamo mai stati core user del prodotto che vendevamo”. L’affermazione di Ariel Diaz, CEO di Youcastr, lascia poco spazio all’immaginazione. Vi pare strano che questa Startup sia morta? A me no.
Author: andrea dusi
Portachiavi e condom, ovvero anche le storie più assurde hanno molto da insegnare
Navigando sul web mi sono imbattuto su una storia molto curiosa che, nonostante la sua particolarità, o forse proprio per quella, ha molto da insegnare a tutti gli strartupper.
Dobbiamo tornare alla fine degli anni ‘90, anno in cui lo Stanford Magazine pubblicò l’articolo di un suo ex-studente, Robert L. Strauss, che negli anni Ottanta, in barba al suo MBA in General Management e al MA in International Economics, si è visto nascere e poco dopo morire tra le mani quella che lui considerava l’idea del secolo.
Chi l’ha visto? Il social network Shaker scompare (con i suoi 20m $)
La storia si potrebbe raccontare nei 308 tweet e 1969 follower l’ultimo dei quali oltre 13 mesi fa.
AT Shaker, l’app per vivere attraverso il proprio profilo Facebook, all’interno di stanze/zone virtuali, è scomparsa nel nulla. Chi l’ha vista?
Facciamo un passo indietro nel 2009 e a Tel Aviv, in Israele, dove un gruppo di 10 amici (di cui la metà parenti) crea la società Scene 53 con l’obiettivo di sviluppare un mondo virtuale, una via di mezzo tra SecondLife, The Sims e Turntable.ff.
Quanti errori dietro al fallimento di Everpix, un’ottima APP per la gestione delle foto
Se in un precedente articolo abbiamo parlato della fine di una brillante startup per mancanza di passione, questa volta spostiamo l’attenzione su un caso diametralmente opposto. L’esempio di Everpix, infatti, trabocca di passione.
Questa startup, nata a San Francisco nel 2011, sparirà definitivamente dal web il 15 dicembre 2013. E tutto ciò nonostante gli enormi sforzi fatti da Pierre-Oliver Latour, il suo ideatore, per tenerla in vita. Già, perché una volta finita l’abbondante somma iniziale di quasi 2 milioni di dollari versata dagli investitori (tra cui Index Ventures e 500 Startups), per evitare il collasso Latour ha tentato le uniche due soluzioni possibili: trovare altri finanziamenti o vendere. E ci ha provato. E riprovato. E riprovato ancora. Ma i suoi sforzi, purtroppo, non hanno dato frutti, quindi.. bye bye Everpix!
Catch Notes chiude. E i 9M di $ di finanziamento?
Catch Notes, la popolare app competitor di Evernote, pensata e creata per prendere appunti, ha chiuso definitivamente i battenti il 30 agosto 2013.
Dire che l’improvvisa scomparsa di questa app abbia stupito i fan è davvero poco. La notizia della sua chiusura, infatti, ha fatto esplodere un’enorme e generale “What the hell!”
Grandi investimenti, grandi idee, grande fallimento: Songbird
Il 28 giugno 2013 è la data in cui ha definitivamente chiuso i battenti Songbird, una via di mezzo tra un lettore multimediale on line e un browser open source dedicato alla musica digitale.
La sua storia è iniziata nel 2007, quando i Pioneers of the Inevitable (nome già di per sé impegnativo, con il senno di poi…) crearono questa startup, che si proponeva di entrare in competizione con le altre grandi big del mercato della musica on line.
Bruciare 5,5 milioni di $: Wantful, la startup per personalizzare i regali
È di poco tempo fa la notizia della chiusura di Wantful: la startup americana creata nel 2011 dal designer e imprenditore John Poisson, che si proponeva l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare il mondo dell’e-commerce e della regalistica.
Ma che ha finito la sua corsa ancora sconosciuta ai più.