Fab: come un social network per gay si è trasformato in un sito e-commerce da un miliardo di $, poi andato in pezzi

Fab

Si sono abbattute in questi ultimi giorni brutte notizie su Fab, la combattiva startup di e-commerce: l’azienda tramite e-mail ha comunicato a molti suoi dipendenti di non presentarsi al lavoro oggi, probabilmente prima degli ultimi licenziamenti di cui si vociferava la scorsa settimana a New York City. La società taglierà tra 80 e 90 posti di lavoro solo a New York, lasciandovi una squadra di una trentina di dipendenti e, globalmente, circa 200 persone. Cioè una notevole riduzione rispetto ai 700 dipendenti di meno di un anno fa.

Questa fulminea spirale verso il basso si misura con l’ugualmente rapida ascesa della società: a un anno dal lancio aveva raccolto 172 milioni di dollari ed era vista come il bambino prodigio nel mondo dell’e-commerce. Guardando indietro, la storia è abbastanza incredibile.

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Facebook fallirà entro tre anni

Mark Zuckerberg , Facebook

Facebook fallirà entro tre anni.

Premessa: so già che questo articolo farà discutere. Lo so, ma  sono tuttavia convinto di quanto ho appena scritto.

Perché se il social network più famoso al mondo non cambia in modo drastico, fra tre anni, massimo cinque, non esisterà più o non sarà più come ce lo ricordiamo.

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La fine dei TAXI

Taxi

Pochi anni fa, nel 2007, durante il secondo Governo Prodi, l’allora Ministro dell’Economia Bersani cercò di portare delle riforme per la liberalizzazione delle professioni e tra queste  c’erano delle proposte per permettere una maggiore competizione tra tassisti e consentire l’accesso a questa professione di nuove persone.

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Ask.fm nell’occhio del ciclone per cyberbullismo: può essere la sua fine?

Ask.fm

Ho parlato di Ask.fm  recentemente all’interno del post dedicato alla  storia di Formspring, il più grande sito di Domande e Risposte poi fallito, come una delle società che meglio domina questo settore.

Da qualche settimana  in Europa la discussione attorno a questo social è però molto accesa per tristi tematiche di cyberbullismo, soprattutto per il suicidio di Hanna Smith in Inghilterra dopo pesantissime e ripetute offese ricevute proprio all’interno del sito e il pesante j’accuse del primo ministro Cameron che ha denunciato pubblicamente Ask.fm come responsabile del suicidio, in particolare per non aver arginato (anzi) questa dilagante forma di bullismo digitale.

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i’m Watch: sarà durissima contro Pebble, Samsung e forse Apple

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Premessa importante: le opinioni che esprimo in questo blog sono il frutto di idee ed opinioni personali. Importante dirlo soprattutto quando inizio una nuova categoria, che ho chiamato “start up che (penso) falliranno”.

Ovviamente non è un augurio che faccio, anzi,  e la speranza è quella di essere smentito ma… questo è uno spazio in cui esprimo le mie opinioni e voglio farlo anche se farà venire dei mal di pancia a qualcuno.

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