La fine dei TAXI

Taxi

Pochi anni fa, nel 2007, durante il secondo Governo Prodi, l’allora Ministro dell’Economia Bersani cercò di portare delle riforme per la liberalizzazione delle professioni e tra queste  c’erano delle proposte per permettere una maggiore competizione tra tassisti e consentire l’accesso a questa professione di nuove persone.

Ci furono levate di scudi di ogni tipo, scioperi infiniti in tutta Italia (ricordate Roma bloccata perché non solo scioperavano ma bloccavano le auto in mezzo alle strade senza permettere la circolazione?) e alla fine ne scaturì una riforma zoppa che, a distanza di anni, non credo abbia migliorato il servizio per il consumatore finale.

Alzi la mano chi crede sia meglio prendere il taxi a Milano, Roma, Verona, Torino piuttosto che a Londra, Praga, Madrid, Berlino etc etc..

Ma secondo me qualcosa sta cambiando. E’ come una valanga che parte leggera leggera per trasformarsi in una forza capace di cambiare le regole.

La natura e la storia infatti insegnano che i flussi non si possono cambiare e il fenomeno UBER e assimilabili cambierà per sempre il mercato dei trasporti urbani a pagamento,  indipendentemente dalle resistenze che vi si opporranno.

Per chi non conoscesse Uber è una app gratuita che consente di prenotare un auto a noleggio presente nelle vicinanze con pochi clic. Malgrado il nome tedesco lo sviluppo è di una società americana, in particolare nata a San Franscisco nel 2010, ma già ben sviluppata in molti paesi del mondo.

La usability è veramente ottima: dopo aver inserito la carta di credito nell’App, attraverso il servizio di geolocalizzazione del telefonino si può visualizzare la mappa di dove ci si trova con l’indicazioni delle auto o limousine disponibili (in questi primi anni di vita sempre macchine di livello medio alto, di massimo cinque anni di vita).

Il driver è rigorosamente in giacca e cravatta (tanta robbbba!) e il consumatore sceglie quella che preferisce, e gli viene fornita anche la stima del costo della corsa.

Se accetta il preventivo, sull’App riceveà la conferma e potrà vedere l’auto avvicinarsi sulla mappa!!  E il pagamento avverrà direttamente attraverso l’addebitamento della carta di credito.

Dove è già presente? In oltre 30 città in giro per il mondo. Da Melbourne a NewYork e da marzo anche a Roma e Milano.

Qual’è il costo del servizio? L’ammontare è calcolato da un algoritmo che valuta sia la distanza percorsa sia il tempo di percorrenza, oltre ad un importo fisso per la chiamata (di 5 o 7 euro). Durante il giorno è circa il 20-30% più costoso di un normale taxi mentre la notte  le tariffe di Uber diventano più competitive.

All’estero esistono diversi servizi forniti da Uber: un servizio low-cost, un servizio vip, un servizio van e così via. Google due mesi fa ha investito in Uber oltre 250 milioni di dollari.

In Italia Uber può operare tranquillamente? La risposta è scontata. Le lobby stanno facendo di tutto per bloccare Uber, i tassisti espongono adesivi “Uber go home” (di fatto facendo una pubblicità al servizio!) ,  i sindacati continuano a presentare esposti contro questa App

Ma, come dicevo prima, la storia e il futuro non si possono fermare, soprattutto se i consumatori hanno dei vantaggi. Come in questo caso.

6 Comments

  1. Ora le tariffe diurne sono più alte del 20-30% mentre quelle notturne del 30% più basse, questo col servizio base di Uber.
    Ma negli Usa ci sono anche altri servizi, compreso Uber Low Cost dove le tariffe rispetto ai taxi tradizionali sono del 40% inferiori.

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  2. Non sono d’accordo sulla portata del fenomeno UBER in Italia . Calcolando che il costo del servizio taxi nelle metropoli non è affatto basso, un servizio di simil portata a prezzi maggiori non può attecchire,non perché non sia un idea eccellente e super innovativa ,ma perché il costo è accessibile solo per un target medio alto. Quindi se posso permettermi di spendere 40€ al giorno per spostamenti in città,allo stesso modo posso permettermi una macchina di super livello nonché un servizio a chiamata di autisti NCC (Mercedes nere e giacca e cravatta) già presenti nelle grandi città.
    Dunque si UBER ma solo se low cost.

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  3. ciao Fabio, i servizi NCC sono abbastanza ingessati e non “veloci”. Se lo cerco ora entro 5 minuti ne a Milano ne a Roma riesci. E a mio avviso se chiedi alla business comunity molti preferiscono pagare di più per un servizio migliore. Inoltre come scrivevo Uber ha anche un servizio low cost che ha prezzi più bassi dei taxi tradizionali, ancora non attivo in Italia
    grazie mille del tuo riscontro e di aver condiviso la tua opinione!

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  4. Ciao Ert, dipende da quello che cerchi. Sicuramente la clientela business preferisce avere un taxi con qualità aggiuntiva rispetto ad un taxi tradizionale. Ma UBER ha pure una versione low cost che è molto più conveniente del prezzo dei taxi

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