L’incredibile successo di Diana Nyad

Diana Nyad

Le avventure sportive hanno una forte similitudine con le storie di start up, sotto molti punti di vista. Successi, sforzi, gioie, dolori, sofferenza. Fortuna, sfortuna.

Abbiamo parlato delle avventure del grande Alex Bellini, oggi con piacere raccontiamo le gesta di Diana Nyad, un’atleta americana di 64 anni. Sì, esatto, 64 (sei quattro).

Cos’ha fatto di tanto speciale?

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Anche i tedeschi piangono: le startup già fallite nel 2013

In Germania falliscono startup

Berlino, Amburgo, Colonia… la Germania, la manna per gli startuppari europei?

No way, tutto il mondo è paese, non dimentichiamocelo. Mi viene da ridere quando sento chi si lamenta della nostra amata Italia come se fare business fuori dai nostri confini fosse la panacea contro gli insuccessi (e io aggiungo, contro i propri limiti).

Le startup falliscono dappertutto, la vicina Germania non è da meno.

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Perché Kickstarter nasconde i progetti che falliscono?

Logo Kickstarter

Avete mai provato a cercare su Kickstarter, il più famoso sito di crowd founding al mondo, i progetti che non hanno avuto successo nella raccolta fondi?
Vi sembrerà incredibile ma.. su Google (e sugli altri motori di ricerca) sembra proprio che Kickstarter non indicizzi le iniziative che non sono riuscite a farsi finanziare con successo dagli utenti.

Giusto? Sbagliato?

Qualche volta si guarda a Kickstarter come ad un market place (stile Amazon per intenderci) ma non è così. Kickstater è più un concorso, una competizione, una gara tra diversi progetti. E in una competizione… si cerca di mettere in mostra chi vince, non chi perde.

Infatti, osservando attentamente, scoprirete che Kickstarter mette in evidenza solo i progetti “vincenti” nella raccolta fondi. I progetti “fallimentari” quasi non sono menzionati.

Uno dei tanti esempi? Cercate Instaprint su Kickstarter. Sarà un’impresa molto ardua, forse impossibile, trovare i dettagli della presenza originale di questa startup. Ciò che rimane è solo un laconico messaggio, che ci segnala che questa iniziativa non ha raggiunto gli obiettivi di raccolta fondi.

Pensate che bello e utile se ci fosse un data base anche su questi siti, di quei progetti e società che non “riescono” nei loro obiettivi: i potenziali nuovi imprenditori sarebbero stimolati a non commettere gli errori commessi da altri e ci sarebbe, anche per Kickstarter (che ha un modello di business basato sui progetti che hanno successo nella raccolta), un grande valore aggiunto.

Anche Google fallisce: addio Google Reader

Google Reader chiude

“Abbiamo lanciato Google Reader nel 2005 con l’obiettivo di rendere più facile per gli utenti scoprire e conservare i siti web preferiti. Nonostante il prodotto abbia pubblico fedele, negli anni il suo utilizzo è andato calando. Per questo, il 1° Luglio 2013, ritireremo Google Reader” – Google, Marzo 2013.

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Il Pleo, quando l’innovazione è troppa, costosa e soprattutto non serve

Pleo il dinosauro robot

A guardarlo sembra un semplice giocattolo, un dinosauro giocattolo. Beh, è sicuramente un giocattolo. Ma perché ne parliamo su questo blog? Il realtà il Pleo è un robot ideato e progettato per imitare le movenze e l’aspetto di un cucciolo di Camarasauro di una settimana (mi raccomando, di una settimana!!). Continue reading