FlyNonstop: come far fallire una compagnia aerea in meno di un anno

FlyNoStop

Kristiansand è una città norvegese di soli 83.000 abitanti, eppure Espen Hennig-Olsen, erede di una famosa azienda norvegese di gelati, era convinto che avesse bisogno di una sua linea aerea. Se vi state chiedendo cosa abbiano in comune aerei e gelati, la risposta è la più ovvia: niente! Forse è per questo che la startup creata da Hennig-Olsen, FlyNonstop, è fallita nel giro di un anno.

La nascita di questa nuova compagnia con base a Kristiansand era stata annunciata il 16 ottobre 2012. La ragione? C’erano solo due voli internazionali che partivano dalla città norvegese: uno andava ad Amsterdam, l’altro a Copenaghen. Chi cercava altre destinazioni, doveva usare altri aeroporti.

I problemi per FlyNonstop iniziarono già il giorno dopo l’annuncio della sua nascita, stabilendo così un nuovo, imbarazzante, record. La Civil Aviation Authority norvegese ci tenne a precisare, infatti, che la startup non poteva essere considerata una compagnia aerea vera e propria perché era sprovvista della licenza di operatore di volo. Giuridicamente FlyNonstop doveva essere considerata, quindi, una semplice agenzia di viaggi.

Superato questo primo scoglio, la startup di Hennig-Olsen venne finalmente inaugurata il 25 aprile 2013. Nella sua prima fase di vita, FlyNonstop avrebbe dovuto collegare Kristiansand ad otto città europee: Barcellona, Berlino, Dubrovnik, Londra, Nizza, Palma de Mallorca, Parigi e Parma. Ci sarebbero stati due voli la settimana per ogni destinazione, eccetto Londra, per la quale erano previste cinque partenze. La “compagnia di viaggi” – si definivano così – aveva noleggiato un Embraer 190 da 100 posti di proprietà di una compagnia olandese.

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Non contento, pochi mesi dopo l’inizio della sua avventura, Hennig-Olsen annunciò anche la programmazione di un volo da Bodø a Londra. Non conoscete Bodø? Strano! È un comune della Norvegia settentrionale con ben 43.000 abitanti!

Vi stupite forse che il 29 ottobre 2013 FlyNonstop abbia dichiarato bancarotta? Io decisamente no! Ecco alcuni dei molti motivi.

Per prima cosa non sapere che per essere giuridicamente definito “compagnia aerea” si deve possedere una licenza, denota una conoscenza dell’ambiente talmente scarna, che viene da chiedersi se Hennig-Olsen non avrebbe fatto meglio a restare nel ramo dei gelati, dei quali era sicuramente più esperto.

È vero, inoltre, che le città norvegesi hanno in media meno abitanti rispetto a quelle italiane, ma pensare che un volo Kristiansand – Palma de Mallorca potesse generare abbastanza introiti da far sopravvivere la startup, significa aver completamente ignorato qualsiasi ricerca di mercato!

FlyNonstop, tra l’altro, non aveva legato alcuna alleanza con le altre compagnie aeree, pensava di farcela da sola, senza problemi. Non aveva nemmeno relazioni code-share, quelle che permettono di fare un viaggio, o parte di esso, con una compagnia diversa da quella con la quale si ha prenotato. In questo modo, ovviamente, Hennig-Olsen si precluse molte possibilità.

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Per aggiungere il danno alla beffa, inoltre, il creatore di FlyNonstop, consapevole della sua poca conoscenza del mondo aereo, aveva deciso di affidare la sua startup a Daniel Lundberg, vecchia conoscenza del mondo delle compagnie aeree. Già, perché Lundberg era stato precedentemente coinvolto con Air Sweden Aviation (bancarotta nel settembre 2011) e Accountable Manager di MCA Airlines (bancarotta nel novembre del 2009). Lungi da me giudicare Lundberg solo dai suoi fallimenti, sarà senza dubbio un valido CEO, ma anche solo per un questione di scaramanzia, Hennig-Olsen doveva scegliere proprio lui?

Le conclusioni qui sono difficili da trarre, nemmeno l’idea di  partenza, che normalmente è valida in quasi tutte le startup, in questo caso aveva senso. La domanda che resta da porsi è una sola: ma Hennig-Olsen questa compagnia aerea voleva farla funzionare, oppure fallire? A voi la risposta.

Nome startup: FlyNonstop
Categoria/Tipologia:
compagnia aerea
Luogo:
Kristiansand (Norvegia)
Anno di nascita:
25 aprile 2013
Anno di morte:
29 ottobre 2013

Principali cause del fallimento:

Analisi iniziali: pensare che una compagnia aerea con la quale collegare Kristiansand a città europee come Palma de Mallorca potesse generare abbastanza introiti, significa aver completamente ignorato qualsiasi ricerca di mercato. In più Hennig-Olsen non era a conoscenza nemmeno del fatto che, per essere definiti compagnia aerea, serve una licenza di operatore di volo. Del campo in cui andava a lavorare sapeva davvero poco.

Team: non solo il fondatore non sapeva nulla di compagnie di volo, ma si era, anche, affidato a persone di dubbie capacità, come Daniel Lundberg; coinvolto nel fallimento di due compagnie aeree. Non certamente il migliore degli inizi.

Modello di business: di startup partite con idee strane ce ne sono molte, ma quella di dar vita ad una compagnia aerea per una città norvegese di soli 83.000 abitanti, probabilmente è una delle peggiori mai pensate.

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