Era stata definita l’AirB&B dei tutor quando fu lanciata nel settembre 2010.
L’idea di business, sicuramente originale, era quella di far incontrare agli studenti gli insegnanti/tutor più in linea con le loro specifiche esigenze. La ricerca, il match, il pagamento, era tutto gestito dalla piattaforma di Tutorspree.
La società aveva sede a New York e i 3 co-founder erano: Aaron Harris, Johs Abrams, Ryan Bednar.
I capitali raccolti sono stati importanti. In poco meno di due anni si parla di 1,8M di dollari compreso una quota da parte di Sequoia Capital. Di questi, quasi 800mila dollari raccolti non più tardi di febbraio 2013.
Malgrado la buona tecnologia sviluppata, la raccolta di oltre 5mila tutor registrati, il business non è mai realmente partito.
Infatti proprio la mattina di pochi giorni fa (l’8 settembre) l’amministratore delegato Aaron Harris ha dichiarato “.. abbiamo imparato a creare un’azienda, a costruire un fortissimo team di lavoro, a gestire sfide sempre diverse e difficile. E abbiamo anche imparato a fare lo sforzo immenso di chiudere l’azienda che amavamo. Non perché non fosse un business efficace, ma perché non saremmo stati in grado di farlo diventare il business che noi si voleva.
Siamo estremamente orgogliosi di quanto abbiamo fatto e questa decisione è qualcosa di particolarmente difficile, soprattutto da un punto di vista emotivo. Ma corretta da un punto di vista razionale”.
Difficile decidere di chiudere la propria azienda, quella per la quale si è speso 3 anni della propria vita.
Ma sono certo che sentiremo presto parlare ancora di questi imprenditori.