La parola smartphone, al giorno d’oggi, è sempre più sinonimo di app. I nostri cellulari, infatti, di qualunque marca e modello, sono pieni di tool che permettono di giocare, controllare news, ascoltare musica, modificare immagini e fare milioni di altre cose, più o meno utili. Queste opzioni, tuttavia, sono per la maggior parte a pagamento. Hanno spesso un prezzo irrisorio, certo, ma rimane pur sempre un costo. Ecco perché i software che permettono di piratare le app più famose hanno un grande successo.
È il caso di Hackulous e del suo prodotto di punta, Installous, una piracy community, nata nel 2008, che permetteva di scaricare gratuitamente (e illegalmente) su dispositivi iOS diverse applicazioni altrimenti a pagamento. Per utilizzare Installous era necessario “jailbreakare” precedentemente il dispositivo. Ci tengo a sottolineare, per amore di chiarezza, che il jailbreak non è pirateria per definizione. Questo sistema principalmente si utilizza, come spiega il sito iphoneitalia, “per rendere più accessibili e personalizzabili i dispositivi Apple, consentendo ai proprietari di installare programmi normalmente non accettati su App Store che possano sbloccare determinate funzioni o modificare quelle già presenti.”
Detto ciò è fuor di dubbio che la pirateria sia una pratica molto diffusa tra gli utilizzatori di iPhone e che le community legate a questo mondo siano sempre più numerose. Questo spiega il motivo per cui, fin dalla sua nascita, Hackulous abbia trovato terreno fertile per la sua espansione e sia diventato in breve tempo molto popolare. Allo stesso tempo, per noi, diventa ancora più interessante capire quali siano stati i motivi che hanno portato, a fine dicembre 2012, alla chiusura di Installous. Cosa che, tra l’altro, è accaduta senza che i suoi users fossero stati preventivamente avvisati, se non nel momento in cui il sito veniva effettivamente sospeso.
L’interruzione di questa startup ha fatto registrare molti commenti online, la maggior parte dei quali ricchi di incredulità. Nulla poteva far pensare, infatti, che Hakulous fosse sulla via del tramonto. Nel messaggio lasciato ai fan, il team spiega che una delle ragioni che hanno portato alla difficile decisione di chiudere il servizio, è stata lo scarso interesse dimostrato dalla community stessa, che viene definita in questo stesso messaggio come una “ghost town”. È il disaffezionamento del target di riferimento, quindi, il fattore scatenante della crisi? Pare strano, visto i tanti commenti presenti in rete. E anche considerando le parole successive sul post d’addio dei fondatori: “È diventato difficile mantenere in vita i nostri forum e moderarli nella maniera corretta, nonostante la devozione del nostro staff”. Lamentavano la poca partecipazione, insomma, aggiungendo però che la gestione di questi “pochi” frequentatori era diventata complicata. Le due cose mi sembra che vadano una contro l’altra. Dove sta la verità, dunque?
Il problema maggiore sembra sia stato la mancanza di aggiornamenti: nei mesi precedenti alla chiusura, era uscito iOS6 senza che nessuno fosse riuscito a jailbreakarlo. Di conseguenza, visto che quasi tutti gli utenti avevano aggiornato il loro sistema operativo, non era di fatto più possibile effettuare il download delle varie applicazioni via Installous. E la cosa non prometteva bene per il futuro. Un’altra ragione addotta dagli amministratori, un po’ più credibile della mancanza di users, è il fatto che, negli anni, il servizio era diventato meno utile. Uno dei punti di forzi delle app scaricate da Installous, secondo i creatori, era il fatto che un eventuale utente avrebbe potuto provare un determinato servizio senza nessuna spesa prima di comprarlo effettivamente. Ma al giorno d’oggi praticamente per qualunque software è disponibile una trial version: che senso avrebbe scaricarla in modo illegittimo, se si può approfittare di un servizio di prova legale (sempre se l’intenzione, come mi auguro, è quella di pagarlo effettivamente, dopo il periodo di prova)?
Dopo la chiusura di Hackulous sembra, quindi, che la pirateria abbia uno strumento in meno e che il jailbreak possa svincolarsi sempre di più dal concetto di illegalità, anche se, in realtà, di servizi simili a Installous è ancora pieno il web.
Tralasciando (ma solo per un attimo) gli aspetti etici di questa vicenda, comunque fondamentali, in ogni caso, è interessante notare come anche un servizio che offriva gratuitamente materiale altrimenti a pagamento (il guadagno arrivava agli amministratori grazie alle pubblicità) sia fallito per un problema indiretto di mancato sviluppo. Basare la propria startup appoggiandosi ad un servizio fornito da terzi come il jailbreak, infatti, comporta un enorme rischio: è bastato che questa procedura non fosse disponibile per i nuovi sistemi operativi iOS per far crollare Hackulous. La soluzione ideale sarebbe stata creare un prodotto in grado di funzionare anche senza jailbreak, come altri hanno fatto nel frattempo (vedi Zeumos o Kuaiyong o il cinese PP25).
Le regole del mercato sono uguali per tutti. Negli affari non è ammessa ignoranza. Puoi fregare la giustizia, puoi schivare i doveri dei pagamenti, puoi trovare il modo di imbrogliare.
Ma se non rispetti le leggi che regolano il business, presto o tardi, il fallimento arriverà.
Nome startup: Hackulous
Categoria/Tipologia: piracy website e community per il download di app per iOS device
Luogo: ND
Anno di nascita: 2008
Anno di morte: 2012
Principali cause del fallimento
Sviluppi tecnologici di Hackulos e del mercato: il problema maggiore di Hackulous sembra essere stato la incapacità di evolvere. Nei mesi precedenti alla chiusura, infatti, era uscito iOS6 senza che nessuno fosse riuscito ad jailbreakarlo. Di conseguenza, visto che quasi tutti gli utenti avevano aggiornato il loro sistema operativo, non era di fatto più possibile effettuare il download delle varie applicazioni via Installous.
Concorrenza: la presenza sempre più massiccia di trial version di molte app ha reso inutile l’utilizzo di Hackulous per quegli utenti che lo utilizzavano unicamente come versione di prova prima di acquistare il vero prodotto.
Ahhahahha questo articolo mi ha fatto morir dal ridere!!
Han voluto fare i furbi con l’illegalità e non sono neppure riusciti a fare le cose come si deve, per giunta sparando balle a raffica per giustificarsi…
veramente non è andata proprio così, anzi chi ha seguito il jailbreak di cydia con relativo installous sa benissimo che il jailbreak è stato fondamentale per lo sviluppo dello stesso iphone, anticipandone di anni delle futures che poi sono state progressivamente inserite negli attuali IOS.. a parte le motivazioni dichiarate le vere ragioni sono altre tra cui il passaggio di alcuni hack developers a grandi multinazionali del software