Raccontare alcune di queste storie emoziona, perché fanno riaffiorare ricordi personali sulle prime esplorazioni del web.
GeoCities è stato uno dei siti più straordinari nati insieme ad Internet. Famosissimo, è stato tra i primi servizi di web hosting gratuito.
Siamo infatti nel 1994 quando David Bonnett e John Rezner creano Beverly Hills Internet (BHI) che cambiò presto nome in GeoCities.
Il servizio che offrivano era ovviamente molto richiesto e permise a GeoCities di diventare sempre più famoso (mi ricordo che nel 1996 vivevo ad Atlanta, in Georgia, e su GeoCities avevo la mia pagina, le mie foto, i miei ricordi del mio anno americano..): nel 1997 era il quinto sito web più visitato al mondo!
Ovviamente non era solo un semplice servizio di web hosting ma era a tutti gli effetti una comunità dove si potevano creare siti di intrattenimento, per caricare foto, il proprio curriculum, dopo qualche anno anche video.
Ottenuto questo risultato i due decisero di tentare la strada della quotazione al NASDAQ (era molto di moda all’epoca) all’inizio 1998 e nel Maggio 1999 Yahoo investì più di tre miliardi e mezzo di dollari per comprarlo, ovviamente in piena bolla speculativa.
Inizio di un bel matrimonio? Yahoo iniziò a portare dei cambiamenti importanti su Geocities e come tutta risposta i membri della community iniziarono una migrazione di massa.
Tra i principali elementi di discordia, ci fù la decisione di Yahoo di monetizzare a breve l’investimento introducendo una nuova e più costosa tipologia di utente premium, di fatto riducendo i servizi offerti agli utenti base (e gratuiti).
Questa scelta di monetizzare a breve sembra ripercorrere la strada di Myspace quando, una volta comprato da Murdock, gli obiettivi di fatturato a breve di fatto distrassero l’azienda verso la strategia di medio e lungo periodo.
La fine di GeoCities fu segnata quando iniziarono a svilupparsi i primi siti di social network, di cui alla fine Geocities non fu che il..progenitore.
Paradossalmente infatti la prima forma di social network non resse il web 2.0 e il fatto che ciascuno potesse avere un proprio spazio sul web anche senza avere conoscenze di htlm e di fatto democratizzando ancor di più il mondo on line.
Da qui in avanti una lenta agonia fino alla chiusura del sito, il 26 ottobre 2009.
Fu colpa di Yahoo cercare di monetizzare? Personalmente credo che l’idea di una società che non producesse utili ma che diventasse “monopolista” di un settore e rimandasse la creazione di utili all’infinito rappresentava un’idea vecchia e soprattutto sbagliata di fare business on line.
Oggi non sarebbe e non è più possibile.
distrassero non distrarrono.
hai ragione, scusa… modifico subito
…ricordo anch’io la mia “casa nella rete” su GeoCities.
Era veramente un social network, lo considero il nonno di Facebook.
Mi ricordo anche che mi bloccarono la pagina per la presenza di un link ad un sito di “donnine poco vestite”
grande Luca! Sarei curioso di ritrovare la tua pagina…