Quante volte bisogna riprovarci se vanno male le cose?

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In questo blog parlo di società che sono fallite e società che probabilmente falliranno. Ma è giusto riprovarci se le cose sono andate male una priva volta? E se sono andate male due volte?

Certo, ogni volta che una iniziativa imprenditoriale non va come si spera qualche domanda bisogna sempre farsela e soprattutto capire le reali motivazioni dietro alla volontà di fare impresa: voglio “solo” arricchirmi? voglio lavorare meno? non ho un lavoro e quindi faccio l’imprenditore? sono stufo di stare sotto “padrone”?

Ciascuna di queste domande nasconde in realtà delle motivazioni sbagliate.

Credo fortemente che fare l’imprenditore debba essere una vocazione, come fare l’astronauta, lo sportivo professionista, come suonare professionalmente uno strumento musicale…. solo se è vocazione allora si riescono a superare le difficoltà ed è assolutamente giusto provarci e riprovarci se la prima o le prime iniziative non sono andate nel modo sperato.

Negli altri casi, se le reali motivazioni non sono tali, tanta stima se ci provate ma … se non gira e non capite subito che non fa per voi il rischio di ripetere i buchi nell’acqua sono alti alti.

Non sono infatti per la moda attuale di “fare startup a tutti i costi”.

Ma quante volte è giusto provarci ancora, dopo un fallimento, a fare impresa, se ci sono reali motivazioni e competenze?

Qui la risposta ovviamente dipende. Ma credo fortemente che gli esempi che riporterò qui sotto aiuteranno a capire che…. la volta buona può in realtà essere quella successiva!

– Steven Spielberg è stato rifiutato 3 volte dalla Facoltà di Cinematografia della Souther California University;

– Tim Westergren, il founder di Pandora, il sito  che permette di ascoltare la propria radio preferita, ha bussato a 300 venture capitalist prima di essere finanziato…. (certe cose non succedono solo in Italia, ma solo in Italia ci si lamenta di certe cose!!) e nel frattempo ha lavorato, lui e i suoi soci, gratis per anni;

– Sylvester Stallone è riuscito a farsi finanziare la produzione di Rocky dopo 1500 tentativi;

– Thomas Edison (a cui ho dedicato la foto di questo articolo) ha fatto oltre 10mila tentativi prima di riuscire a creare la prima lampadina… e lui diceva sempre, non ho fallito 10 mila volta ma ho trovato e risolto 10 mila cose che non andavano;

–  Colonel Sanders, il creatore di KFC (la catena americana specializzata nel pollo fritto) si può definire testardo che più testardo non si può, visto l’oltre migliaia di tentativi di riuscire nel suo intento di vendere la sua ricetta;

– James Dyson invece, 5126 tentativi prima di riuscire a creare il primo aspirapolvere!

L’elenco è virtualmente infinito. Girando un po’ sul web ho trovato altre decine e decine di casi.

Il messaggio è semplice: dietro alle reali motivazioni e capacità, prima o poi il risultato arriva.

P.S.

Prima di riuscire a creare Wish Days ho lanciato pure io un’iniziativa, One Slicy, una t-shirt company… siamo durati pochi mesi!

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