La guerra nei sistemi di pagamento online miete una vittima: Balanced

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Il mercato dei sistemi di pagamento online è considerato ormai uno dei più competitivi e più critici, per l’importanza che riveste, per i prossimi anni. I tassi di crescita sono ancora importanti e come ha recentemente dichiarato il numero 1 di JP Morgan: “sarà una startup in Silicon Valley a rappresentare la fine della nostra attività”.

Non stupisce quindi che questo sia un mercato dove sono decine le aziende e le startup che cercano di ritagliarsi uno spazio. Tra le più importanti ricordo WePay, Dwolla, Braintree, Amazon Payments and PayPal. Ma anche Apple sembra voglia investire in questo mercato. Senza dimenticarci del “fenomeno” bitcoin.

Pur essendo un mercato in crescita, come si sa soprattutto negli States vive una regola aurea tra le startup finanziate da Venture Capitalist: up or out. E la vittima di questo sistema di cui vi raccontiamo oggi è Balanced, un sistema di pagamento focalizzato sui marketplaced digitali “peer to peer”.

Fondata da Matin Tamizi, Balanced era stato incubato da YC nell’inverno 2011 e aveva raccolto oltre 3,4 milioni di dollari da bakers di grido, come  Andreessen Horowitz, SV Angel, CollabFund, il CEO di Airbnb Brian Chesky, Ashton Kutcher, e l’ex CEO di Reddit Yishan Wong.

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L’inizio è stato scoppiettante: una crescita veloce, diversi marketplace anche importanti avevano iniziato ad utilizzare Balanced come sistema di pagamento (Tilt, Zaarly, The Fancy per citarne alcuni, ma anche RedditGifts, Tradesy, RelayRides, Artsy).

Come dicevo, la strategia utilizzata per competere sul mercato era, come direbbe il buon vecchio Porter, la strategia di nicchia, ossia di focalizzarsi su un sotto mercato di riferimento. Per Balanced erano i marketplace focalizzati sui sistemi peer to peer. Giusto? Sbagliato? Facile dirlo dopo.

Nel 2014 avevano generato circa 370 milioni di dollari di transazioni ma non è stato abbastanza, soprattutto da quando Stripe ha iniziato ad investire anche in questi marketplace, con tutta la forza di cui è capace.

E con i numeri in declino dopo nemmeno 4 anni di vita (dal gennaio 2014 a marzo 2015 il numero di clienti è sceso da 450 a 320) non si poteva far altro che chiudere prima di bruciare altri soldi.

La data di chiusura prevista: 11 giugno 2015 , la continuità ai clienti sarà garantita attraverso un passaggio a Stripe, con cui Balanced ha stretto un accordo.

Stripe sarà sicuramente uno dei prossimi protagonisti su questo mercato, grazie ad un sistema che di fatto lo sta facendo sempre più preferire ai nomi più blasonati (non da ultimo Kickstarter ha scelto Stripe mollando Amazon).

1 Comments

  1. Sono passati due anni dalla notizia della chiusura di balanced e bitcoin sta andando parecchio avanti, (prossimo il fork previsto per Agosto). Mi chiedo come mai non siano nati servizi di pagamento “peer to peer”?

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