Altri 20 milioni di $ andati in fumo: Dot & Bo non ce l’ha fatta

Dot & Bo

Fa sempre un certo effetto scrivere di un’azienda che non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi e a chiudere i battenti. Se poi questa azienda l’avevi conosciuto e avevi apprezzato il livello di servizio e dei prodotti offerti, beh il dispiacere raddoppia.

Il mercato ecommerce dell’ “home furniture” (tradurlo in italiano suona bruttissimo) negli Stati Uniti (come in Europa del resto) è già ben presidiato, con alcuni operatori molto aggressivi sia a livello di offerta sia a livello di prezzo.

Società ben capitalizzate.

Dot&CO era stata creata da Anthony Soohoo, ex Apple, Yahoo, Trinity Ventures, nel 2013.

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Ben finanziata nel round A, con circa 20 milioni di dollaroni da fondi come Trinity Ventures e Oak Investment Partner ad una valutazione di  60M di $

Il target iniziale di Dot&Co era la fascia più giovane del mercato al quale si rivolgeva cercando di fare molto story telling sui prodotti. Nel tempo ci fu una  focalizzazione anche nel segmento corporate: a tutte le aziende che intendevano rimodellare gli spazi dei propri uffici veniva anche offerta una consulenza gratuita. Questa rifocalizzazione è stata però troppo lenta (febbraio 2016).

Essenzialmente credo i motivi del fallimento siano così descrivibili:

a) l’industria di riferimento ha margini molto ridotti. Oltre ad andare a break-even con volumi importanti, è necessario essere particolarmente efficenti (soprattutto con la logistica e l’integrazione IT). Funzionano bene on line i distributori di mobili di fascia alta, dove margini più elevati consentono di avere un working capital meno impegnativo

b) lentezza a pivotare verso nuovi modelli/mercati (vedi sopra)

c) lo story telling va bene ed è “cool”, ma il “value for money” nella fascia bassa è sempre sul prodotto

d) ridotta analisi del mercato di riferimento. Credo sia un ennesimo esempio in cui un’analisi di mercato non approfondita abbia creato questo problema.

Sempre più spesso vedo Business Plan che si basano su analisi di mercato grossolane e superficiali, approfondite solo nella grafica utilizzata.  Analizzare un mercato NON è individuare la dimensione dello stesso e magari ipotizzare che si avrà il 2-3-10% dello stesso. Ma si tratta soprattutto di capire i propri punti di forza, i propri caratteri distintivi rispetto ai player esistenti, i fattori chiave di successo, le analisi delle interviste agli operatori del settore così come a possibili clienti…. .

 Il messaggio apparso all’improssivo sul sito della società in un “tranquillo” venerdi pomeriggio di settembre 2016.

“It is with a heavy heart that we must share that Dot & Bo will be ceasing all operations as of the end of the day Friday, September 23rd. We were in deep discussions to be acquired by a prominent public company, but ultimately the partnership did not come to fruition. We are humbled to have had such loyal customers and are extremely proud of the impact we made on the home furnishings market, but ultimately we were unable to find backers with the necessary vision to help us achieve our mission.”

A nulla è valso il tentativo in extremis di vendere la società ad un grande operatore del settore.

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